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Chiarimenti sul Deep Web

In accordo con Wikipedia, la definizione di ‘Deep Web’ è questa: “Il web sommerso (o in inglese deep web, ‘profondo web’) è l'insieme delle risorse informative del World Wide Web non indicizzate dai normali motori di ricerca"; ora, però, facciamo un po’ di chiarezza…

La grande popolarità del Deep Web nasce all’incirca 5 anni fa, quando, per la prima volta, diventa un argomento scottante tra i canali specializzati in creepy-pasta e informatica. Dal 2013 in poi, il lemma ha raggiunto diffusamente anche canali molto più grandi che, per il grande appeal che il mistero ha sui ragazzini, ne hanno iniziato ad illustrare le caratteristiche propinando costantemente le stesse istantanee, rubate dai (pochi) siti ben noti della hidden wiki. Altri canali ben più lungimiranti hanno iniziato a registrare le proprie esperienze direttamente nel “deep web”, spostando il trend sull’esplorazione di siti loschi e non raccomandabili. Il canale “SomeOrdinaryGamers” conta, infatti, una serie a puntate di deep browsing di ben 174 episodi. Così facendo, molti ragazzi incuriositi hanno iniziato a scaricare Tor per cimentarsi nel deep browsing, per semplice gusto di esplorazione o per fingersi lamers (hacker alle prime armi, perlopiù ciarlatani). Nascono falsi miti, e man mano che l’argomento non è più considerato di nicchia, dilagano fake news e informazione spicciola. A distanza di pochi anni la definizione sopra citata è stata infatti usata per descrivere solo la Dark Net, aggiungerei anche con una gran dose di ignoranza.

Nei titoloni clickbait e nelle anteprime dei più noti canali YouTube, la parola Deep Web gurava accanto a “commercio d’armi, droga, assassini… il 90% del web”.

Sarà vero? Ni. Ci crederete o no, il deep web non necessita di Tor o di strane VPN, ma di un semplice telefono e di What’s App (o un qualsiasi altro social). Così come recita la definizione “…risorse non indicizzate”, si riferisce a tutte quelle informazioni non accessibili tramite Google (comprese le vostre informazioni personali, chat password ecc., ecco spiegato perchè il 90% dell’internet).

Ma allora quel che ci hanno mostrato i canali YouTube per anni? Quel che abbiamo visto negli ultimi anni sono tutti siti della Dark Net (sottorete del Dark Web), che è molto più controversa di come viene descritta. La rete sommersa, nata per i rifugiati politici e i dissidenti di regime, è usata infatti per i peggiori scopi - in parte YouTube aveva ragione.

Attenti però a generalizzare o ad estremizzare, i siti della Hidden Wiki (che elenca i più noti siti della dark net fornendo link temporanei) sono spesso semplici esche di mal intenzionati o della stessa polizia che, se non può combattere il fenomeno chiudendo tutti i siti in blocco, può analizzare i traffici creando per prima dei siti bait. Ancor più interessante di ciò che si può trovare nella dark net (per quello basta un giretto su youtube o nella hidden wiki del surface web thehiddenwiki.org) è analizzare la sottocultura che si è creata attorno al tema. Nella comune divisione a livelli (o in gironi danteschi), vi è un livello intermedio fra il ‘surface web’ (Reddit e siti meno comuni) e il Dark Web, ovvero il ‘Bergie Web’. Del Bergie Web fanno parte siti molto di nicchia ma comunque accessibili senza l’utilizzo di un sistema di VPN, uno su tutti è 4chan.org. 4chan e tutta la sua famiglia (7chan, 2chan, 8chan…) hanno avuto sempre la fama di essere al conne tra legalità e illegalità, scatenando periodicamente bufere che si avvertono nei livelli superiori e che suscitano particolare attenzione dei media. Tra le fasi della storia di 4chan degne di nota abbiamo: la nascita del collettivo di hacker anonymous, la recentissima risoluzione del problema matematico delle super-permutazioni, la nascita di teorie del complotto come QAnon, diffusione di immagini pedo-pornograche e molto altro ancora. Dalle bacheche temporanee di 4chan sono uscite le creepy-pasta più assurde che rimandano alla “parte strana dell’internet”, che è qualcosa che trascende il deep web e i suoi livelli.

La parte strana dell’internet è ciò che tiene in vita gran parte delle sottoculture del web e che può essere sì rintracciato largamente nei sotto-livelli inferiori del web ma che in realtà è tutt’altro che sommerso, anzi periodicamente risale dagli abissi per portare qualcosa di nuovo. Per accedervi basta usare l’iper-testo scegliendo sempre il sentiero più impervio, sconnesso e privo di senso, ed è così che nel passato nacque la storia di “Sad Satan”.

Sad Satan è stato per lungo tempo considerato il gioco più terrificante e malato di sempre, in parte forse a causa della distorta percezione dei “ritual satanic abuse” (ma questa è un’altra storia). Ma cosa lo rendeva così spaventoso? Come suggerisce il nome, Satana c’entra ogni qual volta qualcosa di strano esce dal dark web. Come raccontavano tutti i canali, Sad Satan proveniva dalle profondità del Dark Web e fu portato alla luce da un canale chiamato “Obscure Horror Corner”, che per primo ne fece un gameplay sostenendo appunto di averlo scaricato da qualche strano torrent del Dark Web.

Il contenuto del gioco era in eetti particolarmente disturbante anche solo da seguire in gameplay a causa degli effetti sonori insostenibili quali le urla della bambina protagonista abusata, i messaggi subliminali pseudo-satanici recitati al contrario e le immagini cruente al limite del legale. La graca però come molti utenti facevano notare era sì studiata per sembrare frutto di una mente malata ma alquanto facile da riprodurre con software di grafica pre-impostati. Insomma, il polverone sollevato dal gioco più perverso e controverso di sempre era in realtà un esperimento “artistico” di Obscure Horror Corner che però ci insegna molto sull’internet e sulla mente umana. La sotto-trama dell’internet è come la mente di un bambino: dinamica, talmente dinamica che ogni qual volta qualcosa torna in superficie è difficile discernere la fantasia dalla realtà.

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